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martedì 1 luglio 2014

THE GIRL OF THE WEEK: ROBERTA SUSY RAMBOTTI

Incontro Roberta per un aperitivo di fronte al lago l'ambiente forse a lei più consono, bellissima 42 enne Desenzanese laureata all'Accademia di Brera
SPAGHETTI CHIC: da dove nasce L'ispirazione?
ROBERTA SUSY RAMBOTTI: In realtà non cè un ispirazione sono per me semplicemente dei movimenti interiori, di solito si parte da un idea onirica che va su carta e poi diventa un oggetto, per me ciò che accade è forma ed ho iniziato a mollare questo processo ed ho iniziato a creare in modo nuovo non più partendo dall'idea ma dalla materia, per me ora la materia è il grès naturale.
SC: Le tue opere cosa rappresentano?
RSR: Sono tutte forme astratte, è come se rappresentassi la parte invisibile delle cose. Ad un certo punto è la parte più sensibile di me che agisce è la mia mano che comanda, esce la mia parte più spirituale.
SC: Qual'è il compito dell'arte? ...sai me lo chiedo spesso...
RSR: Per me l'arte ha un compito importantissimo è quello di darci un feedback di noi stessi, ognuno di noi di fronte ad un'opera d'arte ha la possibilità di leggere se stesso in ciò che vede e di capire molte cose di sè. E' curioso vedere come i bambini siano meno impauriti di fronte alle mie opere.  I bambini a differenza degli adulti non hanno paura dell'ignoto, nessun adulto è in grado di raggiungere la loro sintesi.
SC: Artisti si nasce?
RSR: SI, ma non è per forza un'etichetta "fica", anzi spesso dietro a certe scelte si cela molta sofferenza, non è sempre facile fare emergere e riconoscere la propria sensibilità.
SC: Di fronte ad una tela del Fonatana al Gugghenain di New York a molti capita di dire " E' va bè sarei stato anche io capace di farla!"
RSR: facile dirlo dopo che un'altro l'ha fatta, se io penso a lui ed all'epoca in cui l'ha fatta penso che per un pittore una tela bianca sia sacra, prendere un pugnale e distruggerla sia stato un atto fortissimo quasi come dissacrarla, è come un motociclista che decida di distruggere la sua moto.
SC: Segui la moda?
RSR: non tanto, sono piuttosto imbranata sull'argomento, però mi piace vedere anche in strada persone che esprimono la propria creatività al di là dei marchi che indossano.
SC: Dove immagini le tue opere?
RSR: le immagino in un ambiente naturale, qui sono come delle belle donne in abito da sera, all'interno di un museo perdono la loro essenza, è come se vibrassero di meno.
SC: Sarei curiosa di sapere tra tutti i colori qual'è il tuo preferito?
RSR: Il blu.

....Torno a casa in bici e mi accorgo di andare più veloce, può essere un'opera d'arte, una canzone od anche una torta in grado di trasmetterti tanto..ma può essere anche una persona con la sua energia e la sua voglia di vivere...grazie Roberta!