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giovedì 20 marzo 2014

C'é la Gloria!!!


Bella ed energica quarantenne è stata capace nella sua vita di reinventarsi continuamente passando da un progetto imprenditoriale all’altro con tanti successi e gratificazioni.
Socia del famoso Caffè Dammatrà di Sirmione decide di aprire anche un negozio tutto suo, in un piccolo vicolino in centro storico, ed oggi dopo un solo anno si è trasferita nella Via principale, in via Via Vittorio Emanuele.
Le chiedo se sia possibile reinventarsi a quarant’anni e lei con entusiasmo mi dice: “la vita parte a quarant’anni, a venti/trenta si studia, ci si fidanza ci si sfidanza, si sperimenta, diciamo che ci si guarda intorno, a quaranta invece, ci si guarda indietro e si può ancora avere la grinta giusta, l’entusiasmo e l’energia per ripartire, qualità arricchite dalle esperienze compiute e dalle competenze acquisite”.
“Ma come si fa a reinventarsi?”.
“Innanzitutto, ci si ferma e si pensa: Chi sono? Cosa mi piacerebbe fare? Ne ho le possibilità? In che posto lo voglio fare? Io ho deciso che volevo aprire un concept store ed il mio posto fosse Sirmione perché adoro osare e qui lo si può fare perché il nostro paese è come un contenitore, un cesto di frutta, che accoglie i sapori più variegati”. 
“Ci vuole molto coraggio ad investire ora in un negozio di abbigliamento quando tantissimi tuoi colleghi stanno chiudendo, cosa ti ha spinto ad ingrandirti?”
“Si in effetti ce ne vuole tanto ma io nel mio progetto credo, ho deciso di rimanere sempre legata al capo da spiaggia perché voglio che la gente quando entra nel mio negozio si senta subito in vacanza, desidero che qui trovino la cosa particolare, preziosa che non hanno in città, ma allo stesso tempo credo che era il momento di allargare la mia visuale inserendo abbigliamento continuando comunque a prediligere la maestria degli artigiani italiani.”

“E nei momenti di difficoltà?”
“Io scappo, mi prendo del tempo, viaggiare è un’ottimo antidoto per il dolore, e se posso darvi un consiglio quando uscite dal vostro lavoro staccate la spina non portatevi a casa i problemi questi devono rimanere li chiusi in negozio”

 




lunedì 3 marzo 2014

AS MAD AS A HATTER


Ora arriviamo al problema più pressante di questo periodo. Dovreste indossare un cappello?
Credo che, in città,non si possa davvero essere vestite senza un cappello. E' il necessario completamento della vostra mise e, in un altro senso, spesso è il modo migliore per mostrare la vostra personalità. A volte è più facile esprimersi tramite il cappello che con gli indumenti.
Un cappello può rendervi allegre, serie, dignitose, felici, ma a volte può imbruttirvi, se non lo scegliete bene! un cappello è la quintessenza della femminilità, con tutta la frivolezza che contiene questa parola! Le donne sarebbero sciocche a non trarre vantaggio da un'arma di civetteria così efficiente.
 Tratto dal "Piccolo Dizionario della Moda" di Christian Dior.


                                                              MAKU MAKU HATS