E' bagnata la decima
edizione di “Valeggio veste vintage”, mostra-mercato realizzato
dall’Associazione Percorsi e dalla Pro loco con il patrocinio del Comune di
Valeggio sul Mincio e dalla Provincia di Verona.
“Il segreto del
grandissimo successo di tale manifestazione”, ci spiega Gigi Cagliari, tra gli
organizzatori, “è quello di creare un mercato del Vintage con articoli
esclusivamente d’epoca controllando noi stessi rigorosamente ogni espositore
affinchè non vengano messi in vendita oggetti remake, second-hand o non
originali”. Questo mi porta a chiedergli: “Ma che cosa si intenda precisamente
per vintage?”.
GIGI:
“Il vintage nella moda è un abito od un accessorio che è legato oltre che ad un
epoca, che è quella dagli anni 20 agli 80, anche al concetto di eccezionalità,
storicità, unicità, qualità dei materiali e dei metodi di lavorazione. Il
second-hand invece, è semplicemente un oggetto usato ma non contraddistinto da
queste caratteristiche, spesso è un oggetto che è stato prodotto in serie
facilmente reperibile che non si contraddistingue”.
SPAGHETTI
CHIC:
“Il Vintage è pertanto necessariamente costoso?”
GIGI:
“No, non necessariamente, ci sono oggetti costosissimi, il cui valore dipende
dall'etichetta, dall’epoca in cui è stato prodotto e dalla condizione in cui si
trova. Questi oggetti rari e ricercati da collezionisti raggiungono facilmente
cifre a tre zero nelle loro quotazioni. Ma vi sono anche degli accessori più
abbordabili e di qualità, ad esempio delle borse realizzate con materiali molto
poveri quali la pelle di porco, il bambù, la paglia ed il midollino, abiti sartoriali
realizzati su misura. Degne di nota sono quelle realizzate a basso costo in
periodi di crisi in lucite e bachelite ma che rappresentano veri e propri
gioielli di design. Il vintage non è per tutti, ma più che per il costo per la
filosofia che esprime. Un capo od un accessorio vintage deve distinguere e
caratterizzare la propria personalità attraverso l'abbigliamento”.
SPAGHETTI
CHIC:
“Il Vintage è un mondo prettamente femminile?”
GIGI:
“No, anzi, qui a Valeggio abbiamo molti articoli maschili, giacche, jeans,
cravatte di hermès o Marinella, cartelle di lavoro, borselli. Gli uomini sono
molto attratti dall’oggettistica qui si trovano oggetti ricercati come
contenitori per il Whisky o borracce con chiusure in
argento o realizzate in pelli di animali
esotici. L’uomo è affascinato e legato al concetto del viaggio,
dell’avventura.”
SPAGHETTI
CHIC:
“E che rapporto c’è tra il vintage e la piazza?”
GIGI:
“Questo progetto è partito da qui, dalla piazza perché qui già si svolge una
volta al mese il mercatino dell’antiquariato, pertanto abbiamo voluto dare
ancor più risalto al nostro territorio ai prodotti tipici, tanto è vero che ad
ogni edizione affianchiamo eventi collaterali, quali degustazioni di prodotti
tipici, esposizioni d’auto e moto d’epoca, concerti live lungo tutto il paese,
workshop, e varie mostre.
SPAGHETTI
CHIC:
“Che cosa ha di diverso questo evento da tutti gli altri mercati o fiere
vintage?
GIGI:
“Noi che organizziamo siamo associazioni senza scopo di lucro pertanto
selezioniamo gli espositori principalmente in base al criterio della qualità e
della eccezionalità, ponendo l’aspetto commerciale in secondo piano.
Dopo questa
chiaccherata con Gigi capisco il perché questo non si chiami semplicemente
mercato, è una mostra mercato difatti, attraverso la quale ci si propone
l’ambizioso obbiettivo di fare cultura sul tema vintage. Gigi e tutto lo staff
organizzativo vogliono raccontare la storia di un oggetto, chi l’ha creato,
quanto tempo ci ha impiegato, per quale scopo è nato, quale è la vita che ha
vissuto e quella che potrà ancora vivere tra le nostre mani.
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